Tratto da "La Gazzetta dello Sport" del 16.12.2006
"La mia più grande soddisfazione è stato vincere con la Williams a 40 anni
      il Gp d’Inghilterra nel 1979. Oggi l’automobilismo è diventato un grande
      sport mediatico, tra sponsor e grandi capitali, il pilota dotato di vero talento
      non si riesce a conoscere".
 Sono alcuni stralci dell"ultima intervista rilasciata
      ieri da Clay Regazzoni (morto oggi pomeriggio in un incidente stradale) al canale
      Nuvolari (Sky), all’interno del Motorshow di Bologna, che verrà trasmessa integralmente
      domani alle 14.30.
 Regazzoni nella sua ultima intervista non risparmia critiche
      alla Fia. "La Federazione dell"automobile è diventata più una grande
      holding che gestisce ingenti capitali, ma mancano uomini con la passione per
      l"auto. La tecnologia e gli alti costi della F.1 blocca sul nascere i nuovi
      team, l"ultimo forse è stato Sauber che ha trovato nella Ferrari prima e nella
      Bmw poi i giusti partner".
 L"ex ferrarista ricorda che negli anni 50-70
      "erano molti i piccoli team che correvano in F.1 e generavano anche un notevole
      indotto industriale, quello che ha resistito più a lungo è stato Minardi".
      Regazzoni non manca nemmeno di dare qualche bacchettata al neo ferrarista Raikkonen.
      "È un pilota che ha degli alti e bassi, qualche errore e molte rotture lo hanno
      messo in difficoltà. Penso che mi potrà smentire, ma mi pare gli manchi la
      regolarità per vincere.
 Forse se sarà supportato nella maniera giusta Felipe Massa
      può aspirare al titolo".
 Regazzoni svela infine il suo ultimo progetto.
      "Sono appena andato a trovare i miei amici della Isuzu che stanno preparando
      la Parigi-Dakar. Per l’anno prossimo c’è la rievocazione storica per i
      100 anni della Parigi-Pechino.
 Ci sono già molti equipaggi iscritti. È una
      gara mitica, sono partito in ritardo, ma mi piacerebbe trovare un posto...".